UNA GALLINELLA AL GALLO.. “l’avventura” continua!

Sono passati circa 4 mesi dal mio rientro in Italia e dal mio arrivo al Gallo! Avevo già scritto precedentemente una sorta di articolo di benvenuto, prime impressioni, nuove scoperte, descrizione dell’ambiente circostante.. . Il paese è così piccolo che credevo quell’articolo sarebbe stato il primo e l’ultimo relativamente al mio “soggiorno lavorativo” gallese! Ma mi sbagliavo, perchè ho delle cosucce da raccontarvi!

A cominciare da Mark… che non è il mio nuovo fidanzato straniero, nossignori! Mark è il barbone, e sottolineo IL barbone inglese di Gallo che suppongo creda di essere in Galles! Parlarci è un’ottima scusa per mantenere vivo il mio inglese e per qualche mattina è diventato anche il mio compagno di pausa caffè..  

..fino a che non ha cercato di vendermi un rolex! A quel punto ho preso le distanze, e per il momento ci limitiamo a un sobrio saluto con la manina “Queen Elisabeth’s style” quando quotidianamente “Mister Mark the homeless” fa capolino sulla vetrata della filiale a fissarmi per almeno 10 minuti! Ovviamente l’evento straordinario (cioè che “quella della banca parla col barbone”) ha già fatto il giro del paese! ..e le voci di popolo non sono mancate..

Tuttavia, il popolo, cioè i clienti, sono sempre più “confident” con me, e io dal mio canto ho un buon rapporto con tutti, in particolare con una ragazza che mi fa morire (dal ridere) 😀 , perchè non riesce a imparare i nomi degli impiegati ..ad esempio io a volte sono Francesca o Stefania! Più la correggo, più sbaglia.. più sbaglia, più la correggo.. ma dopo che entrata salutando Francesco, proseguendo con Luca e andandosene con Marco.. ho alzato le mani 😛 ! Inoltre ho scoperto che abbiamo pure un cliente mezzo famoso, e un altro che ha la voce di un doppiatore, che se chiudo gli occhi quasi mi sento a Galliwood!

Dalle 4 mura della banca passiamo alle mura/castello di Petriano il cui nome è legato alla colonizzazione romana e sulla sua origine sono state formulate diverse ipotesi: alcuni lo fanno derivare da Petreius, cioè il nome del proprietario del fondo, altri da Petre-tres-amnes, che significa sopra tre fiumi, ovvero l’Apsa che scende da Urbino, il Tagliatesta che arriva dalle Cesane passando per Palazzo del Piano ed il Razzo che segna i limiti settentrionali del territorio comunale. Ma se volete saperne di più consultate il sito della pro loco: http://www.prolocodipetriano.it/ .


“Bene!” mi sono detta ” andiamo a dare un’occhiata!” Nel giro di 5 minuti, dopo esser salita per qualche tornante, approdo in profondo sud.. si perchè mi è sembrato uno di quei paesini meridionali dove in giro non c’è anima viva (apparte una vecchietta sorda!); alle 17 era infatti ancora tutto serrato per la calura estiva..


e devo dire che da una parte è stato un bene per me e il mio bastone dei selfie, che abbiamo potuto operare senza vergogna! La vista però è davvero suggestiva, soprattutto adesso che si presenta verde e rigogliosa,


e da cui è possibile ammirare in lontananza Urbino e San Marino!


Prima di arrivare a Petriano avevo fatto tappa al “Polo”(http://www.gelateriapolo.it/), gelateria famosa per l’utilizzo di prodotti locali come il visner di Pergola, o la casciotta di Urbino (edizione limitata) o la pesca di Montelabbate, e per le sue torte, semifreddi, granite, crepes, gaufres, sorbetti ecc. Quatta quatta, immersa in quel verde conciliante e a quel sole di inizio estate, in compagnia del canto delle cicale, mi sono fatta fuori quasi mezzo kg di gelato, scattando una quantità industriale di selfie uno più indecente dell’altro!


Quando è stata ora di venire via, a 200 metri dalle terme di Raffaello, ho anche incrociato l’Osteria da Anteo, che offre squisite colazioni e aperitivi.

Nel tornare verso casa, subito dopo il Gallo, c’è un’altra piccola località chiamata Cappone (dal Gallo al Cappone.. no, non è uno scherzo!) e intraprendendo sfacciatamente uno stradino in cui c’è scritto ben chiaro “proprietà privata” si arriva con fatica sul cucuzzolo di una collina (avevo paura che la 500 mi si ribaltasse..per non parlare dell’odore bruciato da freni quando è stata ora di tornare giù!) dove è presente un centro yoga molto famoso, a quanto pare.. una casa italo-giapponese in cui vengono organizzati numerosi corsi, studi di diverse discipline orientali, centri di ascolto e parola.. un grande giardino zen che può ospitare numerose persone quando vengono organizzati i cosidetti “campi” estivi. (http://segreter92.wix.com/okido)

Per concludere posso dire che continuano ancora le passeggiate nel lungo Apsa del gruppo “cammina gallina” (gruppo si fa per dire, visto che siamo in due.. purtroppo non abbiamo avuto lo stesso successo di Forrest Gump!)


che si fermerà con l’inizio delle mie ferie di fine giugno, poichè una volta rientrata, partirà la stagione dell’attico, ovvero andare a prendere il sole in terrazza in pausa pranzo!..e forse questa notizia farà più gossip del barbone!!!

…to be continued(?)…