Pasqua 2016.. Gallinella ci cova!

Passato Carnevale e San Valentino, è già ora di pensare alla Pasqua, prevista per il 27 marzo! Se siete alla ricerca di qualche meta pasquale, la vostra Gallinella ha covato 5 ovetti per voi:

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Dunque…come ormai approvata gallinella di mare, non posso non proporvi una crociera per la famiglia firmata Marmaglia Sailing; ecco un evento dedicato alle Happy Family con ragazzi/e dagli 8 anni in su. Virate, strambate, issate, ammainate e  carambolate. Lo skipper assegnerà i ruoli ai ragazzi (anche a quelli cresciuti eh eh) per veleggiare fino alla bellissima Capraia dove vi aspettano belle serate nel porticciolo ed escursioni nella parte ovest più selvaggia.
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Se per il mare è troppo presto e preferite godere degli ultimi momenti di neve e montagna, vi indirizzo a Madonna di Campiglio. Qui c’è la possibilità di prenotare una gita in mezzo al bosco seduti sulla slitta trainati dagli Husky. Arrivare in un rifugio ad alta quota potrebbe essere un modo originale di festeggiare la Pasqua.

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Oltre a mare e montagna si può sempre optare per un giro in città. Sto per parlarvi di Padova, un’interessante cittadina universitaria veneta; se desiderate un momento di relax, a pochi km ci sono le splendide terme di Galzignano, e magari potreste optare per una o più notti in uno dei suoi due hotel! Per gli amanti del vino è bene sapere inoltre che con un’ora di auto si raggiunge Treviso.. e tutta la sua valdobbiadene per una giornata di degustazione (da prenotare!!).

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Ma se l’idea era quella di uscire dall’italia pur non allontanandosi troppo, vi suggerisco la meravigliosa e pulita Slovenia. Il mio piccolo tour di 3 giorni fa tappa a Lubiana, Grotte di Postumia e Castello di Predamia, e Lago di Bled. Clicca qui se vuoi leggere la mia personale esperienza e farti un’idea!

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Infine, chiudo questo articolo con un evergreen.. Napoli.. sotterranea però! Insieme a Il Ponticello Trekking Viaggi partirete dalla scoperta delle cripte, delle catacombe e degli antichi acquedotti, sulla quale poggia la Napoli di superficie. Salirete poi sul cratere del Vesuvio in un trekking dalle emozioni uniche, per conoscere da vicino il vulcano che tanta parte ha avuto nella storia di questa terra; quindi scenderete di nuovo in profondità: stavolta per osservare i resti sommersi di Baia, la città di epoca romana sprofondata sotto il livello del mare per effetto del fenomeno del bradisismo.

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Non mi resta che lasciarvi scegliere l’opzione migliore per voi.. Ah dimenticavo: BUONA PASQUA

Un anno de “Una Gallinella al Gallo”

Un anno fa, al mio rientro al lavoro al termine dell’aspettativa, ricevetti la lettera di trasferimento a Gallo di Petriano; quello che io interpretai come un esilio, è diventata ormai una saga..  ..eccomi infatti qui, a distanza di un anno a soffiare sulla mia prima candelina che credo proprio spegnerò alla Locanda Ciacci, il locale storico di Gallo, che con i suoi passatelli ai porcini mi ha letteralmente stregata (e ingrassata), con la speranza di avere in regalo LA gallinella dalle lunghe ciglia nere, e dal piumaggio variopinto,  ma che le “Ciacci’s Sisters” tengono gelosamente esposta in una vetrinetta all’entrata in compagnia di altri galletti.

Frivolezze a parte, cosa ne è stato di questo anno al Gallo??? Appena arrivata ero talmente frastornata che neanche mi rendevo conto in che bolla deprimente vivevo; ero ovattata dai ricordi dell’anno appena trascorso in giro per il mondo, ma soprattutto il cambiamento è stato così veloce e drastico che non ho avuto il tempo di rendermi conto, lato positivo, ma è anche vero che non mi sono data il tempo di metabolizzare;   insomma un’indigestione che mi ha lasciata inconsapevolmente stordita e provata per parecchi mesi; sommata poi alla sfera personale per niente al top, e alla situazione bancaria degli ultimi anni, dove non sapevi di che morte morire o di che reincarnazione rinascere, in cui il malcontento generale rendeva i giorni carichi di ansia e angoscia, posso dirvi, anche se mi avete visto (quasi) sempre sorridente, più per paralisi che per convizione, che è stato un anno pesante..!!! MA, come diceva Vasco Rossi in una canzone, “io sono ancora qua.. eh già” .. e chissà ancora per quanto… (AIUTOOOO) 

Tuttavia se dovessi andare via domani.. (perchè la speranza è sempre l’ultima a morire, ma si sa anche che chi vive sperando, muore c……..o) ripenserei a quello che questo posto mi ha per certi versi “regalato”, perchè col senno di poi si guarda sempre tutto col sorriso e con piacere, anche cose, persone e situazioni che ti hanno fatto arrabbiare. Innanzitutto non è un paese per galletti, ma di veri e propri galli cedroni, eh si, non si scherza qua eh :P, e poi se c’è una cosa che mi rimarrà ben impressa, è la routine.. ogni filiale ha le sue caratteristiche, e qui si ha la routine! Mi spiego meglio: tutti i giorni entra la stessa gente, che fa le stesse operazioni, le stesse operazioni per la stessa gente! È incredibile davvero, ed è un pò come il tintinnare perenne di una goccia, senza rendertene conto, dopo di un pò ti manda in tilt! Se c’è una cosa invece che mi ha stupito è sentire gli stranieri parlare dialetto pesarese meglio di me, e devo dire mi pare esserci una discreta integrazione qua, o perlomeno è quello che trapassa dal vetro della mia cassa. Ci sono stati diversi cambiamenti, a partire dai colleghi, fuori una e dentro un’altra, che mi ha resa orfana durante le passeggiate lungo l’Apsa; clienti che vengono, clienti che vanno.. mi ha colpito il pasticcere che ha mollato tutto per aprire un bed and breakfast in Salento insieme alla moglie (forse presto avrò altre info), e ora al posto del Rooster bar, c’è il grazioso Via Roma Cafè della biondissima Linda; Gianni D’Marin il poeta, continua a detenere il titolo di galantuomo del paese; Mark il barbone se n’è andato e non ne ho più avuto notizia, così come se ne sono andati diversi pensionati, ma allo stesso tempo sono nati bambini, giovani coppie si sono sposate, altre si sono lasciate, io mi sono lanciata alla scoperta di questo posto tra centri yoga, gelati, scarpe, vestiti (e chi mi ha seguito sa di cosa parlo), e il sole ha sempre brillato, perchè l’inverno vero e proprio non è mai arrivato qui al Gallo, anche quando partivo da casa con la nebbia più feroce, o quando ho rischiato un testacoda in rotatoria a causa del ghiaccio.. ma forse perchè il sole bisogna portarselo dentro..  

..una gallinella al gallo ..e l’esilio continua.. :* 🙂 😛