Qualche anno fa, andai a Torino pochi giorni, per diletto chiaramente, ma al tempo non scrivevo ancora questo blog, percui penso sia arrivato il momento di parlarvene..e di incuriosirvi a visitare questa città avvolta da un’aurea di magia e mistero.
Il motivo principale che mi spinse a visitare la ex capitale d’Italia, era l’elemento massonico di cui Torino pullula. Erano infatti gli anni che mi ero appassionata alle storie di massoneria, signoraggio, e quant’altro, e Torino con le sue antiche logge e i numerosi simboli sparsi per tutto il centro, si rivelava la meta perfetta dei miei approfondimenti.
Rimasi affascinata e preoccupata dal fatto che Torino faceva parte di 2 triangoli, uno di magia bianca con Praga e Lione, e uno di magia nera con Londra e San Francisco. Nonostante sia una persona abbastanza suggestionabile, non mi fermai verso la visita della città simbolo italiana della rivoluzione industriale, partendo proprio con tour notturno chiamato “Torino Magica”; un percorso intrigante e curioso tra volti inquietanti, enigmi massonici e simboli esoterici che prende vita attraverso il mistero del Portone del Diavolo, gli spettrali dragoni, la leggenda delle grotte alchemiche, per culminare nella donna velata che regge il calice del Sacro Graal, sotto l’occhio attento dei fantasmi più famosi.
Si dice che l’influenza egizia sulla cultura globale, sul cristianesimo e sul simbolismo massonico, abbia avuto un elevato impatto; per tutte queste ragioni non è certo un caso che proprio a Torino si trovi il museo Egizio, il più importante del mondo dopo quello del Cairo.
Ma Torino non è solo esoterismo, è anche una storia al cacao. Passeggiando per il centro infatti si respira un’aria “carioca”, perchè numerose sono le cioccolaterie che invadono le strade del centro Torinese che un pò ricordano la Parigi Bohemien. In particolare, e la più famosa, è la cioccolata del maitre chocolatier Guido Gobino.. come non farsi tentare! Negozi di cacao a parte, non c’è bar che non abbia il famoso “bicerin”, un’alchimia di panna, caffè e cioccolato, le cui dosi della ricetta originale restano pertanto sconosciute. Il Bicerin è anche uno storico caffè risalente all’800 rimasto identico a 200 anni fa, in cui si fermavano illustri letterati e politici dell’epoca, a cominciare dal Sig. Camillo Benso Conte di Cavour.
Considerando che stiamo parlando di una città che, seppur per pochi anni era la capitale d’Italia (1861-1864), rimarrete impressionati dalla potenza di Piazza San Carlo e Piazza Castello. Da qui si raggiunge il Ponte Regina Margherita sotto il quale scorre lento il Po;
passeggiando lungo le sue sponde, attraverso i Murazzi,
si raggiunge il Valentino, un immenso parco di circa 42 ettari, non raccomandabile la notte.
A quel punto, a pochi km da li si raggiunge il museo della Fiat, che vi farà percorrere la storia del motore dalle origini ai giorni nostri. Davvero curioso.
Restando nell’ambito dei musei, ma ritornando verso il centro, uno che mi ha divertito è stato quello del cinema.. se vi resta tempo ve lo consiglio.
Le grandi città dispongono di tanti mercati sparsi in diversi punti per diversi giorni, e in questo Torino si conferma piena di mercati, ma attenti a non imbattervi in quelli rom.. sono davvero inquietanti, altrochè la Torino esoterica.. io ne sono uscita sconvolta (e schifita)!
Infine ricordo che Torino è anche la città della squadra calcistica del Torino e dell’Juventus, è vicina alle montagne se desiderate una sciata.. insomma una città completa che vale la pena visitare.
Questo articolo è solo un assaggio dell’immensità visitabile di Torino. Una città ricca di storia e di storie..