VALENCIA DAL TRAMONTO ALL’ALBA

Se potessi paragonarmi a un fiore, mi definirei un girasole, perché come lui amo il sole e lo seguo, tanto che spesso molte scelte quotidiane dipendono proprio dal sole, come il fatto di venire nella calda e soleggiata Valencia anziché andare nella fredda e nuvolosa Bruxelles; e questi giorni, quasi come una stalker, ho inseguito il mio adorato sole nelle sue sfumature più preziose, il tramonto e l’alba.

TRAMONTO – PUESTA DEL SOL

Poco lontano da Valencia città, raggiungibile in auto, bus o anche in bici, c’è una spiaggia più stretta e selvaggia chiamata El Saler..

..che rientra all’interno del parco naturale dell’Albufera. Questo parco, il cui nome ha origini arabe (perché ogni “sitio” riportante un nome che inizia per “AL” significa che è originariamente arabo), contiene al suo interno un lago naturale di acqua dolce, famoso per l’anguilla, che i ristoranti propongono come piatto tipico (e che tuttavia mi è stato sconsigliato a causa del progressivo inquinamento del lago), e famoso per poter ammirare un tramonto eccezionale..

Quando mi dissero “andiamo alla puesta del sol”, io credevo che ci saremmo diretti in un bar affacciato sul lago per sorseggiare un aperitivo (che neanche esiste qui l’aperitivo..!! io non so come mi vengono certi pensieri a volte) ..infatti, poco dopo, capii che la posta del sol non era il nome di un bar, ma il calar del sole..

Sebbene io abbia visto il tramonto da piccoli moli, so che a livello turistico ci sono imbarcazioni che effettuano il giro del lago per pochi euro; e sempre per pochi euro è qui possibile gustare la paella in uno dei ristoranti presenti in zona, da ordinare, secondo i valenciani, rigorosamente per pranzo. L’Albufera infatti sembra essere il posto in cui è nata la paella grazie ai numerosi campi di “arroce” che la compongono.. e finalmente quel giorno scoprii che l’arroz, che leggo quasi ovunque, non è “arrosto”, come molti italiani credono, ma RISO!!! Infine, altre attività complementari al parco consigliate sono il bird watching e un trekking(o una pedalata) tra i vari sentieri presenti.

ALBA – AMANECER

Quando si dice che sono un po’ pazza, non è perché combino chissà quali danni, ma perché mi piace fare cose che molte persone non capiscono, perché vanno (un po’) fuori dall’ordine delle idee.. come rinunciare a un venerdì sera per svegliarsi presto il sabato mattina e andare ad ammirare l’alba in spiaggia. A Valencia, di questi periodi, il sole sorge tardi, precisamente alle 8.15 (minuto più, minuto meno), quindi alle 7.15, considerando che mi ci vuole circa mezz’ora ad arrivare in spiaggia, e considerando che avevo appuntamento per le 8 con Karla, ero in sella alla valenbisi.. le stelle e la luna erano alte nel cielo, sembrava ancora notte fonda.. si ok, non nascondo che quando compio queste “imprese” lì per lì mi sento idiota, mi maledico perché stavo meglio a letto anziché “cagarmi” sotto per pedalare nelle strade buie e deserte della città, ma poi mi congratulo con me stessa perché la magia di una nuova giornata che nasce, con i suoi primi raggi di sole che si riflettono sull’acqua del mare mi riscalda l’anima..

Nella mia camminata in spiaggia solitaria verso Karla mi sono goduta i primi albori, e ad ogni modo, ho potuto constatare che non ero sola.. infatti c’erano i pescatori, c’era chi correva, chi faceva yoga, chi aspettava come me di vedere apparire la grande palla di fuoco..

Io e Karla ci siamo finalmente incontrate alle 8.10, un tempismo perfetto! Abbiamo steso il telo da mare sulla sabbia e da li a pochi minuti il sole ha fatto la sua apparizione..

..e così abbiamo iniziato a giocare con la macchina fotografica di Karla, perché i raggi del sole creano dei veri e propri effetti speciali..

Una volta lessi da qualche parte che il sole crea una sorta di dipendenza, come una droga, io non so quanto sia fondata questa teoria, ma potrei benissimo esserne la prova!

foto alba KARLA_IRAZU …follow her on instagram