DO YOU SPEAK VEGAN?

Ultimamente, la parola VEGANO è a dir poco inflazionata.. anche McDonald si è adeguato con la sua recentissima creazione chiamata McVeggie (http://www.mcdonalds.it/products/panini/mcveggier), ma non fatevi ingannare, sempre di McDonald parliano, e sempre di panini dalle 700 calorie in su si tratta! Comunque dicevo, tutti vegani, o meglio, come dicono i Negrita, tutti “cannibali travestiti da vegani”, si perchè essere veramente, e sottolineo veramente vegani, è un’altra storia! All’inizio poteva sembrare l’evoluzione del vegetarianismo, in realtà il veganismo è una filosofia che si basa sul rifiuto di ogni forma di sfruttamento degli animali, ma anche in una visione non-violenta della vita, che porta il vegano appunto a seguire una serie di norme che influenzano le sue scelte quotidiane in molti aspetti, dal cibo, all’acquisto di certi prodotti cosmetici anzichè altri, ecc; il vegetariano invece è semplicemente colui che nella sua dieta esclude carni di qualsiasi animale. pizap.com13592799795391 Fatta questa distinzione, e partendo dal presupposto che non riuscirei mai a convertirmi al veganismo o qualsiasi altra cultura/filosofia alimentare (e non solo) al 100%, scrivo comunque questo articolo perchè mi è capitato, diciamo, di avvicinarmi a uno stile alimentare più sano, dapprima con il macrobiotico, poi partecipando a qualche cena nei vari ristoranti vegani che stanno spuntando numerosi come funghi, e infine iniziando a comprare al supermercato alcuni prodotti da tenere a casa, come il tofu, gli hamburger di soia, nonché il latte di riso, i biscotti senza glutine, la pasta di mais e riso, ma anche stando attenta a scegliere una crema piuttosto che un’altra, analizzando l’etichetta. reparto-vegan-coop Al giorno d’oggi avere un occhio di riguardo in più verso il nostro corpo/salute è importante, visto che fin’adesso siamo cresciuti con carne “bombata” di ormoni (che solo a me non ha fatto crescere le “tette”!), o ci siamo lavati e incremati con prodotti contenenti parabeni, altamente cancerogeni, curati con medicinali che ci distruggono lo stomaco, ecc.. insomma una serie di cose che spiegano l’aumentare dei casi tumorali degli ultimi tempi! Concetti ancora non da tutti compresi; mia nonna ad esempio pensa che lo faccio per dimagrire, e mi risponde, prendendomi in giro, che anche ai tempi suoi erano vegani, perchè non c’era da mangiare!! ..comunque io vegana non sono e non lo sarò mai, però un pelo più cosciente e coscienziosa di prima quello si. La mia città è risultata sensibile all’argomento data la notevole offerta di prodotti rintracciabili nei vari supermercati, o l’apertura di negozi dedicati interamente al biologico; anche gli “eventi vegani” ormai non si contano più, come i ristoranti bio vegan che sembrano essere il bussiness dell’anno, bussiness pur sempre etico ci mancherebbe eh eh 😛 Se siete in giro per Pesaro e volete provare a mangiare più salutare o acquistare prodotti bio-vegan posso consigliarvi questi posti: – Chiccoteca, ristorante, pizzeria e negozio, che organizza corsi e attività, ma anche consulenze e trattamenti, con la possibilità di acquisto prodotti on-line (http://www.chiccoteca.it/) – Un punto macrobiotico (occorre tesserarsi), ristorante con angolo espositivo per l’acquisto di prodotti vari; – Veggy day, un franchising di recentissima apertura (http://www.veggydays.it/pesaro/); – Bottega Bio, ( http://www.bottega-bio.com/) ricco di eventi e cene a tema; ha inoltre da poco inaugurato anche Bottega Beach (http://www.bottegabeach.it/), il primo stabilimento balneare bio-vegan in Italia; – Gelateria “puro e bio” (http://gelatieri-indipendenti.com/puro-e-bio); – Bio vegan shop (http://www.bioveganshop.it/) con possibilità di acquisto on-line; – Bio center (http://www.ecor.it/it/dove-ci-trovi/pesaro-e-urbino/pesaro/bio-center/0004775). Ammetto che questi sapori vegani non mi dispiaciono e la scelta aumenta ogni giorno; mangiare sano poi ti fa quasi apprezzare di più quella volta che decidi di sgarrare! Si lo sgarro ci deve assolutamente essere, perchè altrimenti, per quello che mi riguarda, mi stresserebbe troppo non potermi concedere una bella bistecca, o un dolce al mascarpone o un piatto di pasta col sugo soffritto.. perchè comunque sono fermamente convinta che il nostro corpo ha bisogno ogni tanto anche di essere un pò intossicato, per farlo reagire, per stimolare la produzione di difese immunitarie, e per avere quell’appagamento che solo una patatina fritta con ketchuo e mayo ti sa dare.. hqdefault E poi, se guardo tutta questa “faccenda” con l’occhio della teoria dei complotti (madonna ma quanti occhi dobbiamo tenere al giorno d’oggi?!), potrebbe essere l’ennesima trovata per rimbecillire la gente e fargli spendere di più.. perchè diciamocelo, “sti” prodotti non sono proprio economici.. sono andata a fare la spesa l’altra volta e ho pagato 60 euro per una misera sporta!.. con la crisi che incombe non si può certo pensare ogni volta di fare la spesa vegana..perchè a quel punto diventerei “veganoressica”!!! Vegani Voi cosa ne pensate a riguardo dei vegani, veganismo e quanto altro? E’ davvero possibile una vita senza “porcherie”??? post_event ..è come  dire “che mondo sarebbe senza nutella” ?!?! https://youtu.be/PNfne7I-nEc

WEEK N.3: SEMPRE PIU’ DOWN UNDER

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Mamma mia.. sembra sia passata una vita da quando ho lasciato l’Italia! In realtà sono qui da sole 3 settimane, la mia vita australiana sta prendendo piede.. anzi, da quando lavoro come cassiera/cameriera, li sta prendendo tutti e 2 i piedi.. non me li sento più !!
Comunque dicevo che insomma sono partita col lavoro.. e fa strano che rispetto a solo una settimana fa in cui ero in prova, ormai mi sembra di appartenere più a questo mondo, il ristorante, che a quello bancario(in cui ci ho lavorato per ben 7 anni).. e mi fa ridere che mi senta già un pò più superiore rispetto alle nuove leve che ogni giorno vengono a provare per un paio d’ore o a lasciare resumé.

Anche la vita da studentessa sta andando a gonfie vele.. per ora non ho saltato neanche una lezione.. L’obbiettivo è riuscire a prendere l’attestato di “student of the month”..
Le prime uscite serali con i compagni di scuola sono state fatte.. e l’onnipresente mondo asiatico mi è sempre meno oscuro.. se prima un occhio a mandorla valeva l’altro, adesso devo dire che sto iniziando a distinguerli e a vederli diversi tra loro.. e poi sto scoprendo un sacco di cose su queste terre a me quasi sconosciute..
Ad esempio, il mio classmate Yota (che per farsi capire dice: like “to-Yota”.. a quanto pare non sono l’unica ad avere difficoltà col nome.. io devo dire “Micky Mouse”) che sebbene venga dal giappone, e si sia dovuto fare solo 8 ore di aereo partendo da Tokyo (nulla in confronto alle mie 30), ha però navigato per ben 25 ore di traghetto (per raggiungere Tokio) perchè il ragazzo abita in delle piccole isole giapponesi.. le isole di OGASAWARA.. io non ne avevo mai sentito parlare (voi?), ed è stata una grande scoperta perchè sono un vero e proprio gioiellino..soprattuto per gli amanti di natura, snorkeling e diving. Yota ha portato una brocure turistica della sua terra e sono rimasta impressionata.. potrebbe essere un’ottima scelta da HoneyMoon !! ..vi invito a dargli un occhiata !
However..lunedì 17 a scuola ho festeggiato la festa irlandese di Saint Patrick.. qui molto sentito (come anche in America e in Canada) proprio perchè l’Australia è stata meta di numerose migrazioni Irlandesi.. è stata una mattinata al quanto GREEN, perchè abbiamo quasi tutti indossato qualcosa di verde: chi la maglietta, chi i pantaloni, chi ha comprato il cappello, o gli orecchini, o gli occhiali a forma di trifoglio.. addirittura anche il mio insegnante si è vestito a tema per l’occasione (TONY è UN MITO.. magari succedesse anche nelle scuole italiane) e si è portato dietro tamburo e “mandolino” per intonare una canzone tipica della festa, “Black Velvet Band”; inoltre per pranzo lo staff scolastico ha organizzato un piccolo buffet a base di guinnes e una brodaglia tipica irlandese di patate e carne..

Approposito di cibo.. l’altro giorno sono andata a fare la spesa con Sandy, la mia AussiMommy, e mi sono divertita un sacco!! In generale: adoro fare la spesa.. penso di impiegarci almeno il doppio di una persona normale.. mi piace guardare le ettichette.. confrontare i prodotti tra loro e scegliere quello qualità/prezzo migliore.. provare le nuove proposte del mercato ecc.. capirai se mi trovo all’estero dove ogni cosa che vedo per me è nuova..
La catena di supermercati più popolare, come può essere da noi la Coop, qui è rappresentata da Coles; fare la spesa in Australia è un pò diverso.. a cominciare dai brand..qui trovi molte marche che in Italia non ci sono, e viceversa ovviamente.. però mi sembra che qui l’offerta è maggiore.. cioè ci sono molti più marchi che da noi.. e prodotti di ogni tipo ed esigenza.. ma soprattutto tanti pasti PRONTI ! Diciamo che il mondo dei supermercati australiani, e credo(vado per sensazioni) anche quelli americani, è composto di prodotti “comodi”.. con questo termine sto a indicare tutta quella serie di cibi pronti al consumo.. inoltre gli alcolici sono venduti separatamente in dei negozi fatti a posta per vendere l’alcol.. e così andò a monte il mio piano di fare i mojito..
Inoltre qui non c’è una vera e propria cultura della “tavola”..nel senso che si mangia sul divano!..ognuno si prende il suo piatto e si serve da solo e consuma il suo cibo dove e come vuole.. o se si mangia a tavola non c’è la cura di apparecchiarla..è tutto un pò così campato in aria, se vogliamo.. e la cosa per certi versi mi piace e per altri mi disturba.. dipende dal mood di giornata..
Tuttavia la famiglia in cui sono devo dire che mangia abbastanza salutare.. solo che io non so mai che cavolo preparare per cena quando è il mio turno.. già che non sono una gran cuoca..!! Una sera gli ho proposto un insalata mista (visto che lei è quella perennemente a dieta..quando basterebbe eliminare la bottiglia di vino che si scola giornalmente) in cui volevo metterci il tonno.. mi ha fulminata.. ahah..”no tuna in the salad.. I don’t like”..poi l’altro giorno mi fa la pizza con tutti i rimasugli di frigo (BISTECCA sminuzzata, e vorrei sottolineare bistecca, olive, uovo crudo, carciofi, ANANAS, una valanga di chilli, cipolla).. quella era tutto fuorchè una pizza.. ma nonostante l’impasto fosse da NO COMMENT, ti dirò che la macedonia da avanzo frigorifero non era male !
Se c’è una cosa a cui però voglio dargli una lode è la colazione .. a casa la giornata parte con yogurt greco, muesli e papaya.. ne sono diventata dipendente.. sopratutto della papaya(che qui chiamano PAW PAW).. è una vera e propria droga! ma il vero MUST HAVE, quello che non puoi farti mancare nel frigo per sentirti un AUSTRALIANO VERO è la VEGEMITE..una crema salata fatta di estratto di lievito, molto popolare anche in New Zeland, solitamente spalmata sul pane, come fa il mio OzDaddy per colazione, ma utilizzata anche per cucinare.. Io, devo essere sincera, non l’ho ancora provata.. ma l’odore non mi ha convinta per niente.. la lascio agli australiani và..
Poi ci sarebbero anche i Tim Tam da menzionare, biscotti Made in Oz al sabor de ciocolau.. in diverse varianti.. l’originale, il white, il dark, il caramello, ecc.. ma soprattutto mi ha colpito il segreto(che ormai non è un più un segreto per nessuno.. forse era rimasto segreto solo per me)che si cela dietro questi biscotti.. in tempi non molto lontani gli australiani non hanno inventato solo il biscotto.. ma anche le modalità per gustarlo al meglio: la prima consiste nel metterli in freezer e mangiarli congelati: alcuni sostengono siano molto più buoni così che a temperatura ambiente; ma secondo me vengono messi in freezer o in frigo(come faccio io) perchè in alcune zone e in alcuni periodi dell’anno la temperatura ambiente scioglierebbe la cioccolata che ricopre il biscotto.. elementary watson !!
La seconda modalità, e qui le cose si fanno più interessanti, è denominata ‘Tim Tam bomb’ (..e penso che il nome sia già una programma..). Questa tecnica di degustazione richiederebbe il libretto d’istruzioni illustrativo.. ma per fortuna vivo in una famiglia australiana e per passare dalla teoria alla pratica è stato solo un piacere extrasensoriale..in perfetta linea con la mia natura più che golosa, soprattutto di dolci!
Per degustare un Tim Tam bomb è necessaria una tazza di caffè lungo, quello americano per intenderci e leggere le seguenti indicazioni: a)procedi con due piccoli morsi ai due angoli diametralmente opposti del biscotto, b)intingi il TT nel caffè e succhia la bevanda attraverso il biscotto come se fosse una cannuccia.
Una sola controindicazione: occhio agli effetti collaterali.. il Tit Tam bomb può creare dipendenza !