TEATRO ROSSINI – La Storia, Le Quinte, i Segreti

Forse non tutti sanno che la vostra Gallinella, prima di darsi alla fuga era un’aspirante attrice di teatro (dialettale e musical).


Il teatro dunque ha fatto parte della mia vita per più di 10 anni, e per sempre mi provocherà un vortice di emozioni! Ammetto, forse stranamente, che il teatro mi piace più viverlo in prima persona che da spettatrice..  ..e grazie alla cooperativa culturare Teatro Skenè ho potuto rimmergermi (seppur in piccola parte e in maniera tuttavia diversa) a distanza di qualche anno, in quelle sensazioni fatte di camerini, sale trucco, prove, adrenalina “pre-show” e di tutto quello che accade dietro le quinte di un teatro, di uno spettacolo, e di una compagnia teatrale.  Infatti un paio di domeniche fa, il 10 Gennaio 2016 per l’esattezza, ho potuto godere di una fantastica passeggiata all’interno del teatro più bello e famoso della mia città!

Sto parlando del Teatro Rossini, che deve il suo nome all’omonimo compositore pesarese Gioacchino Rossini. La visita è molto interessante, e scorre piacevole inizialmente nel foyer con una breve introduzione sul teatro,


dapprima chiamato Teatro del Sole, poi chiuso, poi riaperto, poi crollato a causa di un forte terremoto, e infine riaperto e inaugurato nientepopodimenoche dal tenore Luciano Pavarotti (che a Pesaro ha passato gran parte del suo tempo nella sua villa sul San Bartolo), poi si entra in platea,


  
dove si ascolta comodamente seduti un pò di storia e di storie sul teatro. Il teatro era un pò quello che io oso definire il nostro attuale facebook, la piattaforma social, reale però; il luogo del divertimento, degli incontri, dei pettegolezzi, dei personaggi illustri. Pensate che una volta non c’erano sedie in platea, bensì queste venivamo portate direttamente da casa dalle masse popolari, che dovevano pertanto sorbirsi gli sputi e/o il cibo lanciato dalla borghesia che dei palchi di proprietà ne faceva un uso “domestico”. I palchi, una volta appositamente chiusi e separati l’uno dall’altro, erano una sorta di mini-monolocale in cui famiglie benestanti venivano ad esempio a cucinare, o dove uomini facoltosi si nascondevano dietro le tende con giovani fanciulle… eh eh eh…

Attraverso platea e palchi si giunge al confine con “l’ignoto dello spettatore”;


una porta con suscritto “vietato l’ingresso” perennemente controllata da un “omino” di servizio segna il confine tra il visibile e l’invisibile di uno spettacolo teatrale. Varcare quella porta è stato un pò come superate il gate di un aereoporto ah ah .. da quel momento iniziava il vero viaggio del teatro !!! Ad attenderci c’erano i camerini, che sono lo spazio personale “a tempo determinato” dell’attore che prende una forma sempre diversa a seconda dell’artista ospitato; è il luogo in cui l’attore può ricreare un pò quell’ambiente che lo fa sentire a casa; ma ahimè non potemmo visitarli perchè era in corso la tourneé di Luca Zingaretti con “The Pride”..

Ma parliamo dell’attore di teatro, colui o colei che in una persona sola incorpora tanti personaggi, e per farlo ha bisogno di abiti di scena appropriati

e di un cerone; non mancano infatti sale trucco e parrucco e la curiosa sartoria, dove ho ritrovato un abito “rossiniano” indossato anni prima per “Road Italy” un programma di Rai 5.

C’è da dire che in teatro è “buona la prima”, dove la bravura di un attore non sta solo nel non sbagliare la propria parte ma anche a recuperare prontamente eventuali errori propri o altrui senza lasciare che il panico prenda il sopravvento; anche se si può pensare che l’attore principale abbia il ruolo fondamentale nella riuscita di uno spettacolo, vi sbagliate! Sappiate che uno spettacolo riesce se tutti e tutto si amalgamano bene.. anche la comparsa di mezzo minuto!! Il giro del teatro non è ancora terminato, dopo la zona artistica infatti si passa alla parte tecnica e alla sua organizzazione, composta di luci da accendere e spegnere al momento giusto, così come sipari da chiudere e aprire, quinte da cambiare, ecc.

img_6087Infine ci ritrovammo sparsi sul palcoscenico per le ultime spiegazioni…poi il buio.. un classico e prevedibile “OOOHHH” ruppe il silenzio e d’un tratto si aprì il sipario, davanti a noi si allargava la platea.. l’ignoto dell’attore!  Quello è stato il picco massimo di emozione della mattinata, e un flash back mi riportò a quei personaggi che interpretavo e a quei palchi che dominavo fino qualche anno fa..

 

Se siete interessati a questo giro tra le segrete di un teatro storico quale il Teatro Rossini, prenota la prossima visita a cura della cooperativa Teatro Skené (una garanzia ve lo assicuro).. ci sono ancora 3 appuntamenti in programma: 7 Febbraio, 13 Marzo e 3 Aprile.

 

L’AMORE AI TEMPI DELLA GALLINELLA – SPECIALE SAN VALENTINO

Che mondo sarebbe senza l’Amore ??? Pensateci bene.. non possiamo vivere senza amore.. tutti “amano l’amore”.. tutti aspirano “all’amore”.. è la nostra unica salvezza (come diceva il Dalai Lama)!

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E allora basta di snobbare il giorno in cui si festeggia un sentimento che andrebbe venerato tutto l’anno! Il 14 Febbraio, San Valentino, è alle porte, oltre a ricordarvi che questo Santo è patrono della città di Terni, che come ogni anno si prepara a celebrare la festa degli innamorati a suon di frecce di cupido, io sono qui per proporvi, come piaceva a Bridjet Jones, delle mini/maxi fughe romantiche; un pò come 7 spose per 7 fratelli, eccovi le mie 7 idee per 7 gusti:

1) Per gli appassionati di musica classica – Pesaro. In occasione dell’anno bisestile vi suggerisco un giretto nella mia città, che ha visto nascere e crescere un grande musicista; sto parlando di Gioacchino Rossini nato proprio il 29 febbraio. Potrete assistere a uno spettacolo nel Teatro Rossini, ma anche visitare le “segrete” di questo antico edificio prenotando la vostra visita interessantissima tramite la cooperativa culturale Teatro Skené (la prossima è prevista per il 7 Febbraio, affrettatevi!); Oltre al teatro, è possibile inoltrarsi presso la casa dell’allora giovane musicista e perchè no, anche del famoso conservatorio, che ogni anno ospita numerosi studenti da tutto il mondo. Terminati i giri culturali, aprite poi la serata con un bicchiere di Rossini e soprattutto non perdetevi la bizzarra pizza Rossini a base di uova sode e maionese (non fate quella faccia schifita.. perchè è squisita!!!).


2) Per gli sportivi alternativi – CataKite firmato Marmaglia Sailing dal 20 Febbraio al 2 Marzo. Spinti dall’Aliseo, il vento dei Caraibi, veleggerete a bordo di Lagoon 39 alla scoperta degli spot da kitesurf più belli del mar dei Caraibi, tra gli atolli di Guadalupa, Antigua e Barbuda, condividendo questa avventura con nuovi amici. Ma non farete solo kite: snorkeling, escursioni a terra, pesca a traina sono esempi di altre attività immancabili. A terra queste isole offrono un’atmosfera divertente con villaggi assolutamente da scoprire; e la sera ci si divertirà nei locali tipici con gente ancor più calorosa del loro ottimo rum caraibico.

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3) Per i golosi – Cioccolata. Se regalare dei cioccolatini per San Valentino è sempre cosa buona e giusta.. un bagno in una vasca di cioccolato non è mai stato così speciale! Tutto questo è possibile alla CioccoLocanda di Cuneo, una struttura “al sabor de chocolau” datata fine ‘700, le cui 7 camere si ispirano ai paesi produttori di cacao; ma non solo, alla CioccoLocanda è possibile gustare la cena ai toni del cacao e/o visitare il Museo del Cioccolato. Insomma un’esperienza unica dove è anche possibile (su prenotazione) frequentare corsi di cucina e pasticceria. La Fabbrica di Cioccolato diventa realtà, ma non sperate che il vostro ragazzo si trasformi in Willy Wonka ih ih ih 😛 😀

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4) Per chi crede ancora nelle favole – La Casetta sull’Albero. Chi non ha mai sognato da piccola/o di godere di un piccolo rifugio di legno sospeso su un albero??? Chi non ha mai desiderato di sentirsi sospeso nell’aria e di poter librare come un passerotto??? Ecco io non vi aiuterò a spiccare il volo ma certamente posso suggerirvi di prenotare una notte (o più) nella casetta sull’albero; ce ne sono diverse La Piantata nei dintorni e contorni romani è la mia preferita, ma ce ne sono altre come Il Giardino dei Semplici in provicincia di Cuneo, o la versione “economica” ma comunque valida rintracciabile su AirBnB con l’Aroma(n)tica Treehouse nel Monferrato.

hotel-casa-sull-albero5) Per gli amanti della natura – passeggiata a cavallo; Se siete appassionati di cavalli o se semplicemente state cercando un regalo diverso che coinvolga la natura, non posso fare a meno di consigliarvi una divertente passeggiata a cavallo. Se preferite trottare tra paesaggi di campagna/montagna contatta l’Agriturismo Ca’ Maddalena, se invece vuoi provare il brivido di galoppare sulla spiaggia c’è la Tenuta Madonna del Cavaliere.


6) “Due cuori e un igloo” – E’ la rivisitazione invernale di “due cuori e una capanna”, quello che vi viene proposto dal rifugio Bellavista, nel ghiacciaio in Val Senales. Anche se all’interno dell’igloo tutto è ghiaccio, tranquilli, non soffrirete il freddo. Sul letto matrimoniale infatti, pelli di pecora e sacchi a pelo vi isoleranno perfettamente. La “Igloo Experience” comprende pernottamento, cena, bottiglia di spumante, utilizzo della sauna finlandese e della hot-tub, tè del risveglio (con possibilità di godere dell’alba che sorge sulle cime circostanti) e colazione al rifugio.

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7) Giro romantico via TRAM! – Un modo insolito di scoprire una delle città più fascinose d’Italia, e gustare un curato aperitivo gourmet. A bordo di un vecchio Tram, sarete guidati in un viaggio nel centro città di Torino o lungo il fiume Po accompagnati dalla degustazione di prodotti tipici e rinomati vini. In alternativa, un Tram del 1928 vi condurrà nel cuore di Roma servendovi una cena di 4 portate a base di prodotti tipici laziali; non solo, l’orchestra ospitata nel vagone concerto eseguirà brani del repertorio anni ’40.

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Se volete agganciare un extra al vostro regalo, eccovi ancora qualche idea:

  • libretto degli assegni di coppia, per un gesto d’amore ogni giorno; it-03-colazione
  • lenzuola per coppia;                                               skqzbg-l
  • una canzone per te.. una vera e propria canzone creata da te per il tuo lui/lei; canzoni_su_misura_og_image
  • portachiavi di coppia, magari per chi è da poco andato a vivere insieme o è in procinto di;                                                                home_sweet_home
  • kit per fare crepes golose e veloci;                                          iLC-Crepes_pack
  • bottiglia personalizzata.                                             prosecco-de-faveri-modello-cuore-standard-075-l-iniziali

E adesso che mi sono esposta così.. io che cavolo regalo al mio ragazzo per fargli una sorpresa ????

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UNA GALLINELLA AL GALLO RELOADED

Giunta al terzo appuntamento, “Una gallinella al Gallo” si può ormai definire una saga, quasi come “Matrix” 😛 !

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Si dice che non c’è il due senza il tre, infatti ho da condividere con voi le mie ulteriori scoperte e nuove avventure in “quel del Gallo”.

Erika, la mia collega, è stata ahimè trasferita in un’altra filiale più vicina a casa; adesso che ho perso la compagna di camminate dell’ora di pranzo mi sono rifugiata al “Physique Action”, la super palestra del Gallo fornita di parecchi corsi e di un’ottima sala pesi (https://www.facebook.com/PHYSIQUE-Action-186129228126302/?ref=ts)..

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..quanto durerà una gallinella ruspante come me all’interno di una palestra? Se arrivo fino a Natale.. anzi se arrivo a Natale e non scambiano la Gallinella per un tacchino da farcire sarà tutto merito di Alex, il personal trainer dotato (“boni” 😛 , stavate già per pensare male), dicevo dotato di molta pazienza.. (https://www.facebook.com/CfFactoryLab?pnref=story)

Comunque al posto di Erika è arrivata Sara, una bionda tuttofare dagli occhi blu. Ci accomuna l’età, l’anno di ingresso in banca, e i nostri fidanzati portano lo stesso nome, Filippo; inoltre entrambe quest’anno siamo ritornate al lavoro dopo 12 mesi di assenza. Io sono rientrata con un bagaglio di avventure da raccontare, lei con un passeggino da spingere! Insomma mentre io ho viaggiato per badare Ava, Lidia e Rafa, ovvero i bambini degli altri come nanny,

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lei è stata a casa per fare la “mammy” del suo bambino Francesco, uno splendido pupo dagli occhi grandi e blu come lei!.. va be, dettagli.. ah ah

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Questi mesi non ho dovuto salutare solo Erika.. infatti, colui che si autoinvitava al cafè delle 11.00, il mio unico interlocutore madrelingua inglese, l’uomo che mi contemplava da fuori la banca per ore, in breve “Mark il barbone”, se n’è andato (come il Marco della Pausini).. facendo perdere le sue tracce!

Pertanto ho un nuovo “amico”, questa volta trattasi di un poeta! Giovanni F., in arte Gianni d’Marin, da me ribattezzato il Tonino Guerra del Gallo, è un anziano signore dai modi gentili che un giorno di fine estate mi regalò un libro, ovvero la raccolta delle sue poesie in dialetto.

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Dopo un’attenta lettura, qui di seguito vi riporto una delle poche poesie scritta in italiano..

GALLO SUPERBO

“Gallo superbo drizza la Cresta
piccini e grandi ti sono in festa
in questo giorno così solenne
il tuo ricordo sarà perenne
per i vicini per i lontani
per i forestieri per i paesani
giunga gradito il mio saluto
son gallerino in modo assoluto
e qui son nato e qui voglio morire
se altrove godo e qui debba soffrire
io resto qui senza partire
perchè del Gallo del Gallo d’Oro
ne vado matto io l’adoro
mi piace la sua gente mi piace la sua valle
e come il padre del figlio sulle spalle
sono orgoglioso d’esser gallerino
e solo qui ritornerei bambino.”

A proposito di libri, qui al Gallo è presente un piccolo spazio in cui lasciare e prendere libri..”take a book, return a book” .

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A seguito di una semplice e rapida ricerca su google ho scoperto che dietro questa “casetta piccina picciò”, si cela un grande progetto, chiamato “Little Free Library” (http://littlefreelibrary.org/), la cui missione è promuovere la letteratura e la passione per la lettura. Io l’ho trovata un’idea proprio carina e intelligente. Se piace pure a voi questo proposito, date un’occhiata al sito e installate anche nella vostre città una “little free library”.

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…e se non c’è il due senza il tre, ricordatevi che il quattro vien da sè.. posso annunciarvi che è in preparazione un altro “Gallo’s sequel”..

ps: io odio la Pausini !!!

pps: ..che fine avrà fatto Mark ???

…MISTERO !!!!!!!!

VACANZE DI NATALE 2014 – FROM VALENCIA TO INNSBRUCK

Dicembre è uno dei miei mesi preferiti! Adoro quando le città si vestono di decorazioni luccicose, la gente impazzisce per fare i regali, e l’aria si riempie di festa!
In particolare questo Natale 2014 l’ho sentito vivamente e lo ricorderò per tante e ovvie ragioni! A cominciare dalla cena prenatalizia con il “mio gruppo di Italiane a Valencia” per lo scambio dei regali,

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alla pattinata in Xmas Style la mattina della Vigilia con la mia amica messicana Karla.

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Passata quella che in Spagna viene chiamata Noche Buena, da me ricordata come Noche Molesta perchè più che una tranquilla e timorata vigilia di Natale si è rivelato uno scoppiettante mercoledì sera, e la Navidad qui a Valencia (in cui il pranzo di Natale si è consumato alle 7 di sera, giusto per dare a tutti il tempo di riprendersi dalla notte goliardica precedente),

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sono rientrata a casa per le feste in famiglia solo il 26 (“Natale con chi vuoi, Santo Stefano con i tuoi”, secondo Gallipedia ah ah), a sorpresa..

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..talmente a sorpresa da far nevicare! Del resto desideravo un bianco Natale !!!

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In questa piccola parentesi italiana ho avuto modo di rivedere parenti, moroso e alcuni amici.. di scartare i regali, di gustare un pranzo e una cena italiana seduta a tavola ad orari decenti.. di sistemare la mia camera (in vista del mio prossimo ritorno ahimè).. di passeggiare sotto la neve.. e di realizzare che ben presto mi sveglierò da un lungo sogno durato un anno!

Il 29 ero pronta per andare ancora più a nord, ancora più al freddo, ancora più bianco.. direzione INNSBRUCK! (http://www.innsbruck.info/it/home.html)

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Innsbruck è una città di montagna, ed è questa la sua particolarità; non un paesino di montagna, una città, seppur piccola, ma con i servizi e le attrattive di quella grande, con un fervido ateneo universitario meta di numerosi erasmus, vasti e differenti comprensori sciistici. Innsbruck è giovane, storica, festaiola, tipica.

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Ciò che mi ha subito colpito è stato vedere il McDonald, Subway, i ristoranti asiatici (giapponese, cinese, thai), l’indiano, .. il kebabbaro..ehhh ..Tutte cose introvabili nell’idea di paesino di montagna a cui sono abituata io!

I primi 2 giorni nevicò ininterrottamente, ed è stato delizioso passeggiare per il centro tra il negozio di Swaroski (http://innsbruck.swarovski.com/Content.Node/Ihr-Besuch.it.php), uno degli store più grandi al mondo in cui è presente anche un museo, la Rathaus Galerien (http://www.rathausgalerien.at/page.cfm?vpath=index), e i chioschetti di vin brulè, krapfen, salsicce, e altre leccornie.. Si però che freddo !!!! Ci stavo per rimettere mani e piedi per aver avuto la brillante idea di pranzare all’aperto sotto un fungo.. ho provato a fare la crucca figa, ma il mio corpo non ha collaborato!
Così ho pensato.. “andiamo allo zoo alpino (almeno stiamo al chiuso)”!
L’Alpenzoo (http://www.alpenzoo.at/it/) si trova a 750 metri di altezza e per questo è il più alto d’Europa; 4 ettari contenenti 2000 animali, e più di 150 specie.. TUTTO ALL’APERTO!!! Col senno di poi, non so come possa aver pensato che uno zoo alpino possa stare al coperto.. forse anche il mio cervello si stava ibernando.. brrrrrr!!!
Rischio amputazione a parte (sono dovuta fermarmi in un bar dello zoo per ordinare due tazze di te bollenti, principalmente prese per scaldarmi i piedi!), lo zoo merita davvero.. è un percorso tutto naturale nella montagna dove gli animali vivono piuttosto liberi nel loro habitat! Il fatto che avesse nevicato ha reso il tutto ancora più suggestivo! Non avevo mai visto un orso da vicino (veramente neanche da lontano),

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a parte lui.. ih ih ih

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o un lupo,

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o un alce..

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e poi c’era anche la lince..che sembra una sorta di tigre in miniatura.. che bello, che eleganza.. io amo i felini!

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Filippo invece si è innamorato della lontra.. valli a capire gli uomini!

A me poi ha fatto capolino una gallinella..

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l’unica fuori dal pollaio.. mentre tutte le sue comari stavano su un trespolo vicine vicine a farsi caldo.

Animali a parte ricordiamo che Innsbruck è stata la sede delle ultime olimpiadi invernali (2012), per questo è possibile trovare attività sportive invernali uniche .. oltre al classico sci (in tutte le sue varianti..dal fondo, all’alpino, ecc), snowboard, pattinaggio su ghiaccio, quella che sta diventando un’esperienza di culto è la “wok race”: 1270 metri di pista da bob in cui lanciarsi su di un wok, si si la famosa padella della cucina asiatica..

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ideale per temerari alla ricerca di una forte scarica di adrenalina.. che io purtroppo non ho provato perchè un pò costoso, e perchè è necessario prenotare.

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Io e il Filiberto ci siamo dedicati, più o meno, alla classica attività sciistica presso il piccolo comprensorio di Nordkette, che dista circa 15/20 minuti di auto dalla città. Ho detto piccolo comprensorio, ma che pezzo di dislivello..!!! Ben presto infatti, tempo di un paio di discese, e complice un dolce sole tentarore, ci siamo fermati alla fantastica Seegrube Lounge,

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una terrazza a strapiompo sulla città, che regala una vista mozzafiato

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Accanto al rifugio/ristorante c’è il “Cloud9”, un igloo gigante che si trasforma in discoteca di ghiaccio tutti i venerdì, quando la funivia continua a funzionare fino alle 23.30

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Il meglio a livello sportivo però, è stato dato la mattina del 31.. ad Oberperfuss! Abbiamo preso la funivia, e in cima abbiamo affittato uno slittino!

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Per la gioia di Filippo, camminammo più di un ora per raggiungere Rosskogelhütte (http://www.rosskogelhuette.com/index1.php), il rifugio più alto.

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A metà della “passeggiata” eravamo lì lì per abbandonare e lasciarci scivolare giù con lo slittino, ma abbiamo tenuto duro, e ne è valsa la pena! Siamo arrivati stremati ed affamati, per questo abbiamo fatto il pieno di energie a base di crauti e canederli, birretta e heiße pflaume, che ho considerato come la versione austriaca del bombardino

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..e infine via.. finalmente tutti giu con lo slittino ..10 km di puro divertimento..

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Lo consiglio vivamente a tutti 😉 Ma non dovete arrivare fino in Austria, perchè anche nelle montagne italiane ci sono piste da slittino, ad esempio a Pozza di Fassa.

La sera del 31 abbiamo organizzato una cena privata in camera con vista natalizia sulla città.. ah ah..
I festeggiamenti poi sono proseguiti in piazza in cui era stato allestito un bar sotto il celeberrimo albero, che ormai è diventato un’icona, composto da 170 mila swarovski,

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accompagnato dalla musica proveniente da un grande palco in cui si è esibita una tribute band degli ABBA. Mentre a mezzanotte, appuntamento sul ponte del fiume INN, per ammirare un lungo e fantastico spettacolo pirotecnico, che ha inizio ogni anno con il valzer “Sul bel Danubio blu” di Strauss.

Altra zona gremita di gente era quella sotto il tettuccio d’oro, con altro palco, altra band, altri chioschi di punch e quant’altro..

Ma dove potevamo finire la nottata di capodanno io e Filo.. ??? MALIZIOSI.. al CASINO’ (http://www.casinos.at/it/innsbruck).. che non volevo assolutamente perdermi perchè vanta la fama di essere tra i più belli d’Europa (alcuni si azzardano a dire del mondo), grazie alla sua posizione privilegiata tra i monti del Tirolo, alla sua architettura maestosa, agli spazi interni eleganti e lussuosamente arredati!

Quei giorni in lingua tedesca hanno stimolato in me la voglia di riprovare a studiarlo ..che sia la prossima sfida del 2015 ???

INNS..omma, l’anno è iniziato al freddo e al gelo :P, il 5 gennaio ho rivolato sulla calda e soleggiata Valencia per l’ultimo mese di questa aspettativa.

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CANALI E TULIPANI: AMSTERDAM

Ci eravamo salutati a Madrid, e ora a distanza di un mese io e Filippo ci siamo rivisti ad Amsterdam, la città degli “zoccoli” 😛 😉

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in cui la festività dell’immacolata è inversamente proporzionale con le attrazioni/divertimenti offerti; in cui le luci natalizie si confondono con le rosse luci del red light district, e dove il profumo dei tulipani è accompagnato da un persistente odore di marijuana che esce dai numerosi coffee shop (che poi perchè si chiamino coffee shop lo devo capire!!).

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Siamo arrivati il 5 dicembre in occasione di San Nicola. Sinterklaas è una festa molto sentita dai bambini olandesi ed è considerato il loro vero Natale. San Nicola infatti è una sorta di Babbo Natale dalla lunga barba bianca, di rosso vestito.

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Tutti gli anni arriva a metà novembre su di una imbarcazione a vapore proveniente dall’Africa carica di regali..

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..e di aiutanti, chiamati “Zwarte Piet” (Pietro nero.. per i quali, ho scoperto, è in atto da qualche anno una lotta al fine di eliminare questa figura in quanto ritenuta discriminatoria/antirazziale).

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Per i bambini questo è il momento in cui appendere la calza al camino o alla porta. La notte tra il 5 e il 6 dicembre San Nicola galoppa sui tetti sul suo cavallo bianco Amerigo per riempire le calze di regali.

Altra particolarità in questo periodo ad Amsterdam è il festival delle luci (http://www.amsterdamlightfestival.com/en/) iniziato lo scorso 27 novembre (si protrarrà fino al 18 gennaio 2015), e che ho potuto apprezzare grazie a una rilassante gita in battello in notturna. Gli artisti e le loro creazione luminose erano tante e (quasi) tutte belle, regalando all’acqua e all’atmosfera un tocco magico..

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ma il mio preferito è stato non a caso ad opera di un italiano.. “the wings of freedom”!

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Comunque a perderci per i canali di Amsterdam (orientarsi mi è rimasto alquanto difficile visto che la città è circolare.. e i canali sono molto simili tanto da sembrare sempre nello stesso posto) non eravamo solo io e Filippo.. infatti, inconsapevolmente non solo ci siamo ritrovati in compagnia di una coppia di amici,

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ma avevo anche prenotato l’hotel attaccato al loro. Hotel posizionato nel quartiere Jordaan vicino plaza Dam, che ci attendeva coi suoi 73 scalini..

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..e così abbiamo passato il sabato insieme ai miei amici tra un mercato dei fiori,

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plaza Leidseplein

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plaza Rembrandt, che prende il nome dal famoso pittore, in questo periodo piena di bancarelle di cibo internazionale

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Kalverstraat, la via dello shopping

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e red lights districts!

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Amsterdam mi ha impressionata per la quantità industriale di biciclette parcheggiate a ogni dove (mi chiedo come faccia ognuno a ritrovare la propria ogni giorno!), sembrano far parte del patrimonio monumentale della città 😛

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mentre i chioschi di patatine fritte mi hanno preso per la gola, tanto da farmi una razione al giorno !!!

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Anche le case di Amsterdam sono curiose, alcune perchè sono delle case galleggianti dotate di ogni comfort, alquanto costose,

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altre perchè presentano un archittettura piuttosto “striminzita”, e sembrano talvolta cascarti addosso! Questo perchè in passato le case venivano tassate in relazione alla larghezza della facciata, motivo per il quale la maggior parte di queste risulta estremamente stretta (3 finestre al massimo); per far entrare gli oggetti in casa si usava la carrucola (il cui perno è ancora oggi visibile in tutti gli edifici), ma onde evitare di strisciare tutto il carico lungo la facciata, rischiando di rompere i davanzali, si sono appunto costruite case “inclinate” (per non dire storte). Ecco svelato il mistero!

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Tuttavia queste costruzioni non sarebbero possibili in territori sismici come il nostro paese.

Viste le fredde temperature, la giornata partiva con una colazione calorica, in particolare vi consiglio quella al Singel 404 nel quartiere ebraico..

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..da smaltire poi con una bella passeggiata al Vondelpark,

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un parco molto antico in cui sono presenti più di 100 piante, nonchè diversi localini, come Het Blauwe Theehuis (http://www.blauwetheehuis.nl/), in cui scaldarsi con una tisana o mangiare bagel farciti (tipico pane ebraico).

Non abbiamo fatto il classico giro dei musei come Van Gogh, o Rijksmuseum, o la visita alla casa di Anna Frank, ecc; in compenso però siamo stati al museo marittimo (http://www.hetscheepvaartmuseum.nl/), moderno, interessante ed interattivo.. adatto a tutte le età. E’ un pò distante dal centro città ma se sei un appasionato di mare ne vale la pena!

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Inoltre nei dintorni puoi ammirare l’unico mulino di Amsterdam..

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..e fare un salto al Roest (http://www.amsterdamroest.nl/),

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un locale alternativo in cui ascoltare musica, mangiare, fumare, e assaggiare il mojito caldo!

In generale i locali ad Amsterdam sono uno più carino dell’altro e la scelta è sempre molto difficile.. e non rimaneteci male se anche nel posto più figo e pulito vi ritrovate in compagnia di simpatici topolini! Con tutta quell’acqua e tutti quei canali.. penso sia normale!

Quello che invece mi ha fatto un pò più “schifo” sono stati i KRUL, ovvero “pisciatoi” pubblici.. ma che dico pubblici.. più che pubblici..

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mamma mia.. e poi mi domando: “ma con le temperature che ci sono, non vi si gela il “pistolino”???”

L’unica nota negativa che mi sento di citare è il fattore droga.. in città gira questo avvertimento:

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..e in albergo mi è capitato di sentire dei ragazzi parlare di grammi di coca come se dovessero pesare e mangiare un piatto di pasta; la cosa vi giuro mi ha dato tristezza!!

Percui mi sento di concludere questo articolo con un bel: No alla droga !