MES VACANCES AVEC LES BELGES

Le popolazioni del nord Europa prediligono passare le vacanze nelle campagne italiane, a differenza di noi italiani che preferiamo di gran lunga una bella settimana al mare. Perchè??? Nella settimana di ferie trascorsa nel “nowhere” della maremma con “7” belgi ho trovato la risposta..


Avevo già preventivato che non avrei trascorso la mia vacanza “tipo”, ovvero andare in un posto e girare come una trottola per vedere il “vedibile” e provare il “provabile”; queste ferie sarebbero state senza dubbio un’esperienza culturale, la vacanza dei e con i belgi 😉 Per qualche giorno mi sono sentita di nuovo in aspettativa.. perche immersa in usanze, cibo, lingua, e cultura di un’altro paese!


A questo punto immaginate un antico casale toscano (“Ciclone Style” tanto per rendervi l’idea) immerso in una campagna sconfinata, un’italiana con sette belgi ..et le jeux sont fait!


Una famiglia allargata così composta: Karine, mamma di Pauline (la mia amica conosciuta in Australia ..https://lagallinellainfuga.wordpress.com/2015/07/21/e-alla-fine-arriva-paulli/); Luc, il compagno di Karine;

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Charline, sorella di Pauline; Bertrand, il ragazzo di Charline; Jeremy, figlio di Luc; e Juan, amico di Jeremy ..scommetto che già vi siete persi..

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Dopo 4 ore circa di guida coast to coast dalle Marche alla Toscana, io e Pauline approdavamo finalmente a Ribolla, piccolo villaggio a una ventina di kilometri dal mare (in cui speravo di trovare enoteche ogni 3 x 2, ignorando però che la Ribolla Gialla che andavo cercando, non è toscana bensì veneta.. che ASINA!);

Eppure “dai che te dai”, ho trovato un’azienda agricola molto interessante, “I Campetti” (http://www.icampetti.it/), che si definiscono così: Non è un ristorante ma si può mangiare. Non è un’enoteca ma vi si trovano molti vini. E’ la nostra casa, la nostra azienda.”, in cui ho acquistato qualche souvenir 😉


La “famille” ci aspettava ansiosa per il pranzo ..e sulle note di una recente canzone di Stromae, cantante belga di cui la famiglia è molto fiera, diedi inizio a “mes vacances avec les belges” ..

..che potrebbe sembrare il titolo di uno di quei film di “delirio estivo” giovanile, fatto di serate, incontri, cocktail in riva al mare.. TUTT’ALTRO!!! Sono stati invece giorni dedicati al relax, al cibo, al bere, al dormire, allo stare insieme, al trascorrere del tempo in famiglia..


..una famiglia che non mi apparteneva ma con la quale ho passato momenti spensierati e ho appreso ovviamente degli insegnamenti! A cominciare dal Rikiki, un gioco di e con le carte da poker ultra divertente che io continuavo a chiamare “chicchirichì” per deformazione professionale 😛


Quasi tutte le sere dopo cena iniziava una battaglia all’ultimo “asso”, che io sono riuscita sempre ed immancabilmente a perdere..per forza, con tutto quel vino! Si, eravamo tutti e tutte le sere spensieratamente in sbornia ..però si è trattato di sbornie diverse, paradossalmente tranquille, seduti a un tavolo di risate..

..sbornie che vai a letto sereno come una pasqua e ti alzi come se nulla fosse successo e pronto a ripartire con un abbondante colazione a base di frutta e cereali; o volendo a base di rosé e patatine, come quella mattina che, stroncata dal Baccio della sera prima, il vino rosso che ha fatto da padrone tutti quei giorni, riuscii a dormire fino alle 13 (mai successo in vita mia) !


Il francese parlato?! un ferro arruginito, eppure me la cavavo.. ma il francese ascoltato eh eh, lo capivo eccome, non mi sfuggiva nulla, anche quando parlavano di cose che avrebbero preferito non ascoltassi.. Sorpresa da me stessa, ma soprattutto inebriata dal vino, iniziavo spesso la sera un viaggio mistico interpersonale in cui (am)miravo la situazione dall’esterno e proiettandomi nel futuro, immaginavo di ripensare alle mie vacanze con i belgi, a quelle sere d’estate nel casale di maremma a mangiare carne al bbq, bere vino rosso, giocare a rikiki, e parlare francese, e “francese parlare” e mentre pensavo tutto ciò, non ascoltavo più, e più non ascoltavo e meno capivo, e meno capivo, più “sfondoni tiravo” ..così finiva che la “belle-mère”, ovvero la matrigna, per me era un “mare bello”.. che storie, che viaggi..


Per una golosa come me, interessante è anche interagire in cucina.. quindi vedere come questa famiglia si destreggiava ai fornelli, che prodotti usassero, che pastrocchi creassero.. ad esempio uova sode e lenticchie erano sempre presenti, così come la nostra caprese, condita ovviamente con la famosa “vinaigrette”, cioè la salsa base per insalate, verdure e alcuni piatti di pesce, per esempio (pronti a inorridire???).. “pêches au thon”, che non è pesce al tonno come la fonetica possa farci illudere ma pesche sciroppate ripiene di tonno, vi assicuro che è una delizia..

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..e per chi voglia sorprendere gli ospiti con questo piatto facile e veloce, potete cliccare la seguente ricetta (google translate alla mano eh eh eh 😉 ): http://www.750g.com/peches-au-thon-r59866.htm. Ma immagino siate curiosi di sapere della “pasta” .. la pasta c’era, e non era male.. ma ovviamente cucinata e servita in maniera totalmente diversa da noi.. ad ogni modo io mi sono sempre leccata i baffi ad ogni pasto!


Dopo tanto mangiare ho dovuto dedicarmi anche allo sport; così un giorno presi la mountain bike per aggirarmi e perdermi tra la campagna..


e infine intraprendere una salita di circa 2 km verso Montemassi, un suggestivo borgo medievale sulle pendici di una collina del comune di Roccastrada..


..e li  ho incontrato Ermanno, il custode del casale, un personaggio simpatico con cui mi sono fatta due risate in italiano alla faccia del francese e dei belgi, un toscano doc se vogliamo, che con il suo “apino” 50 svettava le colline metallifere.


Altro paesino “caruccio” nelle vicinanze è Sassofortino, in cui siamo usciti per una pizza, dove ho dato via libera alle mie innate (ma dove?!) doti da interprete .. ah ah 😀


Sebbene, come dissi all’inizio, non fu una vacanza di scoperta territoriale, qualche piccolo giretto intorno a Ribolla ce lo siamo fatto.. passammo un pomeriggio a Castiglione della pescaia, una vera e propria delusione (per me), cioè niente di speciale, e mi rammarico di non essere andata a Cala Violina, così chiamata perchè pare che camminare sopra quel tipo di sabbia riproduca la melodia del violino, ma era troppo tardi per farsi 4 km a piedi per andare e altrettanti per tornare! Della giornata a Follonica ringrazio le negrette del Senegal che mi hanno intrecciato la testa,


e un gelato variegato

perchè anche in quella occasione non rimasi soddisfatta.

Se devo però assegnare una stellina di merito, senza dubbio, direi “lago dell’accesa”..

..un laghetto di acqua cristallina, dall’ambiente lounge, e dalla vegetazione lacustre ma natural chic.

Ogni volta che sentirò questa canzone, Firestone di Kygo, che io ho fantasiosamente e   fantasticamente tradotto con “bisogna battere il chiodo finchè è caldo”, non potrò fare a meno di pensare a questa estate 2015 ma sopratutto alla mia vacanza con i belgi! Una colonna sonora che ha messo d’accordo tutti.. e sopratutto per l’aperò in piscina!

ITALIANO: UNA LINGUA CHE SI PARLA CANTANDO

Nel corso del mio viaggio ho incontrato numerose persone desiderose di apprendere l’italiano.. e ovviamente non ho potuto fare a meno di chiedere “perchè?” .. che cosa spinge uno straniero a studiare una lingua “inutile”, dal punto di vista economico/lavorativo ???

Così ho scoperto cose che mi han fatto rendere conto del potenziale che noi italiani abbiamo tra le mani ma che spesso ci scordiamo.. o diamo per scontato!

L’italiano è una lingua di cultura, è la lingua di Dante, del bel canto, della lirica. E’ la lingua di grandi artisti, pittori, poeti, scrittori, filosofi. E’una lingua musicale, aperta, varia e ridondante, per cui comprendere in italiano è più facile che in altre lingue ed è anche più piacevole. Ma è anche la lingua che accompagna il Made-in-Italy: la lingua della moda, della cucina e delle automobili. Tutto questo è sinonimo di qualità, di stile e saper vivere.

L’italiano è Dolce Vita.

Viaggiando tra un capo del mondo all’altro ed entrando in contatto con una multiculturalità di persone mi sono resa conto di come il nostro “stivale” sia così conosciuto nel mondo.. E la cosa talvolte mi ha emozionata!

L’italiano è una parte importante di quell’Italia piena di tesori d’arte, di paesaggi, di magia. E gli italiani sono un popolo creativo, simpatico, caloroso. Parlare italiano è una risorsa per crescere dal punto di vista umano, culturale e professionale. Inoltre ricordo che l’industria italiana rimane una delle più importanti al mondo.

Tutto questo non sono io a dirlo ma le persone che nel corso del mio viaggio ho conosciuto!
Ci si avvicina alla nostra cultura per studio, per curiosità, o di ritorno da un viaggio in Italia appunto, o per avvicinarsi alle proprie eventuali origini italiane di qualche antenato.

Da lì scatta un “amore platonico” nei confronti del nostro paese.. della nostra cultura, del nostro cibo..

aaaahhhh la pasta! La pasta, un piatto così semplice che ancora, dopo un sacco di anni, devo trovare qualcuno che all’estero la sappia cucinare come noi. Gli stranieri la amano alla bolognese, alla carbonara ma anche i semplici spaghetti aglio olio e peperoncino sono più che apprezzati! Vogliamo parlare della pizza ??? Vi dico solo che vado in crisi di astinenza quando sono all’estero! Per questo giovedì parteciperò a una cena tutta italiana in un locale qui a Valencia organizzata da ABREITALIA, un’associazione che si occupa di “spargere” la nostra cultura e impartire la nostra lingua! https://www.facebook.com/abreitalia

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Dell’italiano ce ne s’innamora subito.. perchè il nostro parlare è musica.. e il nostro gesticolare è quasi un ballo.. un dare forma alle parole che ci escono come poesia!

Abbiamo la lingua più bella del mondo, modestia a parte ah ah 😛 , una lingua ampia, che permette di descrivere ogni cosa nei minimi particolari e con mille sfumature, una lingua che odora di storia perchè si è formata ed evoluta nei secoli, il cui accento viene invidiato anche quando parliamo un’altra lingua.. (il famoso inglese maccheronico!!!)

E vi giuro che alla fine delle mie ricerche mi sono emozionata per “co tante” belle parole spese per noi.. noi che ci lamentiamo tutti i giorni del nostro stivaletto griffato e, ahimè, graffiato!

Per quanto mi piace viaggiare, per quanto sono stata bene in Australia, per quanto adoro lo stile di vita spagnolo.. non ho mai dimenticato in questo anno da dove venivo, mostrandolo con tanta fierezza.. ..e quando uno straniero mi dice “you look so italian” non posso fare a meno di esserne orgogliosa!

Sorella d'Italia

Sorella d’Italia

Ora fatevi due risate con Brignano.. ah ah ah ah 😛 😀 🙂

PIZZA ROSSINI…CHE MUSICA!

Il primo articolo di questa categoria del mio blog, non potevo non dedicarlo alla pizza.. !! Simbolo internazionale del nostro paese, senza dubbio una delle prelibatezze più ricercate nel mondo; un piatto semplice, che comunque richiede una certa manualità ed esperienza per poter riuscire a sfornare una buona pizza !

In questo articolo però non vi voglio parlare della pizza.. ormai stra conosciuta sia come alimento, sia come ricetta.. ma per parlarvi di una pizza particolare: la PIZZA ROSSINI !! .. che cosa sarà mai, vi chiederete, questa pizza dal nome “musicale” ??
Piccolo cenno storico: il compositore dell’800, Gioacchino Rossini nacque e visse a Pesaro, e in suo onore la città gli ha dedicato un teatro, in cui venivano appunto riprodotte le sue opere, e una pizza.. si una pizza !! proprio perchè il musicista richiedeva questa “strana” farcitura..

La cosidetta Pizza Rossini è rintracciabile solo nel pesarese, ed è altrettanto amata solo dai pesaresi; pochi sono gli “stranieri” (e per stranieri intendo i “non pesaresi”) a cui piace questo gusto, tanto che molti, dopo aver sentito gli ingredienti, non si avventano neanche ad assaggiarla !! .. in realtà non è niente di elaborato e/o laborioso, si tratta di una semplice margherita ricoperta poi da uovo sodo a fette e maionese ! .. immagino già le vostre facce disgustate, ma vi invito a provare !

La mitica rossini accompagna la vita del pesarese non solo in una cena tra amici, ma, in versione miniatura (la cosidetta pizzetta), anche al bar o in pasticceria.. per la colazione, lo spuntino mattutino/pomeridiano e il post serata per chi torna a casa dopo una nottata in discoteca !

Questa pizza dunque non delinea solo una peculiarità alimentare di Pesaro, ma anche, per chi la mangia, un appartenenza a questa città!

Detto ciò, qui di seguito vi riporto la ricetta, semplicissima :

Ingredienti:
Per la pasta
125gr di farina
10gr lievito di birra
75ml di acqua tiepida
sale q.b
1cucchiaio e mezzo di olio extra vergine d’oliva
Per la farcitura
200gr passata di pomodoro
100gr mozzarella
50gr uovo sodo
45gr maionese

Procedimento:
Preparare l’impasto della pizza disponendo la farina a fontana e al centro mettere il lievito che avrai precedentemente sciogliolto in un po’ d’acqua tiepida, aggiungere il sale e l’olio. Incorporare la farina agli ingredienti, aggiungendo mano a mano l’acqua tiepida. Lavorare l’impasto energicamente, fino a quando non si stacca dalle dita. La pasta deve risultare morbida ed elastica al tatto. Formare una palla, infarinarla, e lasciarla lievitare in un luogo tiepido per circa 2 ore o almeno fino a quando l’impasto raddoppia di volume. Stendere la pasta su una teglia unta d’olio. Disporre la passata di pomodoro sopra la pizza, poi la mozzarella. Mettere la pizza in forno preriscaldato per 20 minuti a 250 °C. Tirare fuori quando la mozzarella sarà fusa e la pizza colorita ed aggiungere solo ora l’uovo sodo tagliato a fettine e la maionese a filo.

Ok è piuttosto pesante da digerire ma è senza dubbio la mia pizza preferita.. quel gusto mixato di pizza margherita uovo sodo e mayo creano una sorta di dipendenza; in aggiunta a ciò io provvedo ad aggiungere olive nere (rigorosamente snocciolate) e peperoncino.

Ma non è finita qui.. se ritenete che questa pizza non sia abbastanza per il vostro colesterolo, sappiate che dall’unione di Rossini e Salsiccia, a Pesaro è possibile trovare o richiedere pure la ROSSICCIA, una bomba per la gola e non solo !!

Spero di avervi messo, se non l’acquolina, almeno un minimo di curiosità..

Attendo vostri pareri a riguardo.. e buon appetito !!

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