IMPARARE LE LINGUE DIVERTENDOSI

A volte si pensa (o forse ci si giustifica) che per imparare una lingua sia per forza necessario un lungo soggiorno nel paese di riferimento! E’ vero che un bel viaggio studio in Inghilterra, Francia, Spagna o quant’altro, hanno un certo peso, tenendo presente però che l’efficacia del soggiorno-studio dipende anche dall’impegno assunto da ognuno di noi (della serie è inutile pagare per una scuola all’estero per poi ritrovarsi a uscire solo con i tuoi connazionali) ma è anche vero che ci sono svariati modi per poter praticare una lingua anche nella propria città natale!

Ora che sono rientrata in patria, infatti, sto seguendo alcune attività “salvalingua”, che in parte già facevo prima di partire, che vorrei condividere con voi.. sia mai che potessi essere di spunto per qualcuno 😉

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Se avete bisogno di una spolverata grammaticale, buoni ed economici sono i corsi di lingua dell’università dell’età libera (http://www.uniliberapesaro.it/); ma intanto partirei col dire che la base per mantenere il cervello allenato è rappresentata da: lettura di libri e visione di film in lingua originale! Oltre a trovare diversi livelli in libreria, puoi sempre recarti nella biblioteca della tua città e prendere in prestito libri (e dvd) in lingua (http://www.biblioteca.comune.pesaro.pu.it/). Film, serie televisive o programmi di vario tipo possono essere guardati sottotitolati in italiano (consigliato per chi inizia) o in lingua originale (avanzato), solo audio per gli esperti 😉

A proposito di film, in città c’è sicuramente almemo un cinema che proietta in lingua originale; ad esempio, a Pesaro, il cinema Loreto ogni lunedì (almeno fino a fine marzo) propone successi della stagione precedente in inglese con sottotitoli in italiano.
https://www.facebook.com/cinemateatroloreto

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Oltre ai film, non sottovalutate i cartoni animati, che mi venivano vivamente consigliati dai miei insegnanti australiani; dopo un anno da nanny, posso citarvi PEPPA PIG 😉
Questo episodio è molto carino.. perchè racconta del viaggio di Peppa and family in Italia..

Altri metodi divertenti per praticare, in questo caso l’inglese, suggeriti sempre dai miei insegnanti australiani erano rappresentati da questi siti http://www.floe-joe.com, http://www.ted.com, http://www.abc.net.au, http://www.examenglish.com. Mentre andando su http://www.lyricstraining.com potrai “impratichirti” cantando, azzeccando le parole da inserire nel testo della canzone prescelta!

Ma passiamo a delle attività di apprendimento linguistico con “interazione sociale”.. esistono infatti i “tandem linguistici”.. ne avete mai sentito parlare ??? Grazie al tandem infatti si può imparare una lingua straniera trovando un partner madrelingua e attivando una conversazione. Ciascuno dei due partecipanti è madrelingua della lingua che l’altro vuole apprendere. Nell’informagiovani della vostra città, o in altre strutture simili, sono sicura che troverete questo servizio! Purtroppo nella mia città questa attività non è proprio eccezionale a causa della mancanza di madrelingua volontari, interessati a imparare l’italiano… 😦

Fai clic per accedere a cartello_x_tandem.pdf

Un’altro modo molto carino per imparare più lingue, che ho scoperto nel mio soggiorno a Valencia, con cui tra l’altro ho iniziato a muovere i primi passi con lo spagnolo e che mi ha permesso di conoscere molta gente, sono i famosi incontri infrasettimanali (e non solo) di language exchange.. che sono una sorta di tandem linguistico allargato a più persone, i cui incontri posso andare dalla chiacchierata serale davanti a una birra, a una gita sui monti, a una serata in discoteca! Insomma sono qualcosa di più di un semplice metodo di apprendimento linguistico.
http://www.conversationexchange.com/index.php?lg=it
Sono un modo per socializzare, incontrare gente nuova, e dal mondo, e passare una serata diversa, alternativa! Senza dubbio questi scambi sono meglio organizzati nelle grandi città universitarie dove c’è un bel giro di gente internazionale, ma posso dire che anche nel piccolo della mia città vengono fuori incontri interessanti.
http://www.mylanguageexchange.com/city/Pesaro__Italy.asp
https://www.facebook.com/groups/pesarole/?fref=ts

Per finire quindi, basta scuse.. ci sono tante occasioni per imparare una lingua in maniera divertente, e non scolastica.. ed è anche un modo per sentirsi un pò all’estero e tenere una mentalità aperta!!!

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Vi lascio con questo link molto divertente sull’artista James Chapman che illustra sottoforma di fumetto le onomatopee e i suoni in differenti lingue del mondo.. troppo carino: http://chapmangamo.tumblr.com/

VALENCIA: CITTA’ DELL’ARTE, DELLA SCIENZA ..E DELL’AMORE

(Questo articolo contiene video non visualizzabili da chi mi legge via mail; collegatevi al sito http://www.lagallinellainfuga.wordpress.com)

Grazie alle distanze ravvicinate, questa volta non ho dovuto attendere molto per rivedere il mio Filippo! Dopo solo 2 settimane infatti, eccomi di nuovo correre verso l’aeroporto per recuperare il mio ragazzo e le sue valige, piene come al solito di cose per me 😛 Dai roller, ai vestiti che non ero riuscita a portarmi, ma sopratutto.. ..ai regali di compleanno che ancora dovevo scartare !! 😀

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Nonostante il suo arrivo sia combaciato con un lieve abbassamento delle temperature e un cambio di perturbazione fatto di nuvolette passeggere e pioggierellina che non ci ha permesso di andare al mare, i nostri giri non sono mancati e la mia attività da “cicerona” ha potuto operare, sebbene ancora non conosca benissimo la città nemmeno io.

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Infatti, durante il giro in centro, dopo avergli mostrato la “lonja della seda”, che io chiamo il “Porno Building” perché era il posto in cui il Re sbrigava le sue faccende a luci rosse, e la famosa cattedrale del Santo Caliz in zona Plaza del Carmen, che racchiude una vecchia moschea risalente al periodo di dominazione araba, non ho saputo dirgli/mostrargli altro.. 😛 Filippo invece si è soffermato più volte ad ammirare e commentare le statue della città, facendomi notare come questi bronzi di riace sono spesso posti a sedere o distesi, quasi proprio a voler dimostrare e confermare l’andamento lento spagnolo.

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Dal centro storico antico, come in un “ritorno al futuro”, l’indomani siamo passati alla moderna città dell’arte e della scienza, composta dal Museo della Scienza Principe Felipe (guarda caso!), Città dell’Arte, Hemisferic, Umbracle (che ospita il famoso locale di cui vi ho parlato in un precedente articolo), Oceanografic e Agorà.

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Noi abbiamo optato per un giro al museo della scienza, in cui non ci abbiamo capito una cippa..

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..ma in cui abbiamo potuto vivere un’esperienza simulata di viaggio nello spazio davvero divertente!

Quando poi siamo passati all’Hemisferic, ovvero l’edificio dove viene proiettato una sorta di film-documentario, e in cui vieni letteralmente inglobato nella pellicola, ho potuto davvero toccare i pianeti con un dito!

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Dalle stelle alle stalle, come si suol dire.. dopo il week end infatti, il mio lavoro da nanny chiamava, e Filo ovviamente mi ha seguito.
Appena entrati in casa della family, Filippo ha conosciuto tutti i membri, Lidia e Rafa Senior, e Lidia e Rafa Junior. Il caso ha voluto che arrivassimo in un momento di isteria infantile, tanto che quando Rafa Senior ha ironicamente chiesto a Filo “ti piacciono i bambini?”, Lui ha risposto, senza esitazione, con un secco “NO !!” lasciando ammutoliti tutti.. ah ah !! Ben presto però Filippo è riuscito a zittire i bimbi piagnucolanti tirando fuori dei regali, ovvero due fantastici libri di Peppa Pig. Nel corso della mattinata poi sono riuscita io a sbalordire Filo, perché vedermi con dei marmocchi così piccoli gli ha fatto un certo effetto, e soprattutto perché non credeva sicuro che fossi in grado di fare, più che la nanny, la mammy!!
Specialmente quando è stata ora di fare un cambio di pannolino straordinario al mare..

Devo ammettere che la sera l’ho visto un po’ turbato e stressato dalla giornata coi bambolotti, anche perché Lidia non lo ha considerato per tutto il giorno.. Filo ha provato più volte ad avvicinarla, ma lei tutte le volte lo guardava come se fosse stato un marziano..

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..ci voleva qualcosa che lo facesse rilassare, e quindi, dopo una bella visita al porto, che lui adora, l’ho portato in un tapas bar che facesse al caso suo..

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..e a fare del Language Exchange, dove non è mancato nel dare delle lezioni di politica economica italiana a un boliviano e a uno scozzese.. faceva morire dal ridere!! 😀

Il suo tempo è stato breve qui, ma intenso come ogni volta.. certo è, che non dovrò aspettare molto per rivederlo ❤

FELIZ CUMPLEAÑO

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(Questo articolo contiene video non visualizzabili da chi mi legge via mail; collegatevi al sito http://www.lagallinellainfuga.wordpress.com)

Nello scorso articolo elogiavo la solitudine.. è vero che mi basta la mia compagnia, perché sto bene con me stessa, ma è altrettanto vero che se fossi uscita il giorno del mio compleanno da sola, a bere da sola, e a mangiare da sola la torta senza nessuno che mi cantasse “buon compleanno, happy birthday, feliz cumpleano, bonne anniversaire..”, non sarei di certo sembrata una che sta a posto con se stessa. Così la scorsa settimana sono andata su “couchsurfing”, ne avete mai sentito parlare?! Si tratta di un sito per viaggiori generalmente solitari che cercano un “couch”, cioè un divano in cui dormire a casa di qualcuno for free! Ma negli anni si è evoluto, e couchsurfing non è solo un metodo per trovare un posto per dormire ma anche per farsi nuovi amici; infatti all’interno del sito puoi trovare varie community a seconda della città in cui ti trovi, che a loro volta riservano una valanga, almeno per quello che riguarda la community valenciana, di appuntamenti, come tornei di beach volley, language exchange, party, concerti, ecc, a cui partecipare. Decisi di andare giovedì sera a un language exchange in una birreria non distante da casa. Avevo un certo timore a presentarmi da sola.. sembro spavalda, ma fondamentalmente sono una timida. Fino all’ultimo non sapevo se andare o meno, ma l’immagine di me che festeggio i 27 anni da sola, proprio non l’accettavo, quindi prima di uscire, mi feci un calice di rosso a casa, giusto per allentare la tensione, e mi buttai in questa impresa!! ..eh quante “para” per niente.. ho potuto trovare una tavolata di giovani, chi più grande, chi meno, di diverse nazionalità, tutti li per fare social in un’altra lingua; sorseggiando un mojito ho iniziato a decantare la mia storia tra un americano e una olandese, e poi ad ascoltare la loro.. mentre un ragazzo paraguaiano che vive qui da 3 anni, Andres, ha preso a cuore la questione del mio compleanno, assicurandomi, e rassicurandomi, che per il week end avrebbe organizzato qualcosa coi suoi amici.. io avrei solo dovuto seguirlo e divertirmi.. E’ stato di parola!!
Venerdì infatti mi sono ritrovata in mezzo al suo gruppo multilanguage, abbiamo mangiato un boccadillos e bevuto una caña. Ho stretto subito amicizia un po’ con tutti, in particolare con Benjamin e Cleophas; il primo, detto Ben, ma già da me ribattezzato Benjamin Button, è un ragazzo inglese di 31 anni, che vive a Valencia da 9, e che per i suoi modi di fare, o di essere dispettoso diciamo, mi ricorda tanto Rupert Everett nel film con la Roberts “Il matrimonio del mio migliore amico”; il secondo, detto Cleo or Clio, è di origini rwandesi, e per questo da me rinominato Rudy Rwanda (ma anche Rwando, Cleopatrio, Zimbi..), è un ragazzo di 41 anni che vive a Valencia da 3. Ma voi lo sapevate che cosa dice un rwandese quando fa sesso senza condom ??? .. “Are you going to Zimbabwe?!” 😛 ..mah! :D, ti giuro.. siamo scoppiati in una risata senza fine.. e ovviamente questa frase è diventata il motto del week end ! Va beh, poi c’era Cristina dalla Germania, e il suo amico, di cui non ricordo il nome tanto era complicato, dalla Turchia, poi c’era Sonya dall’Olanda, Carlos y Antonio dalla Spagna! Dopo cena, ci siamo diretti verso il locale più figo che abbia mai visto in vita mia (o almeno uno dei più fighi).. l’UMBRACLE, che si trova all’interno del museo della scienza..indescrivibile la magnificenza di quel posto, contornato da luci rosa, palme altissime, e il flag party a dare il tema alla serata.. Lì ho conosciuto un certo Nini, che pare essere il boss della movida valenciana, e organizzatore di numerosi exchange languange meeting.
Ho passato davvero una fantastica serata in ottima compagnia, ma ancora non era il mio compleanno.. e Andres, insieme ai suoi amici, aveva già in serbo altri programmi per sabato.. oh finalmente qualcuno che organizza al posto mio!!!
Sabato sera, altro posto, altra serata, altre persone (in parte).. appuntamento previsto per le 22 al “Canalla Bistro” in zona Russafa; visto che era il mio compleanno e viste le premesse del locale figo della serata precedente, sono arrivata lì carichissima, e tutta infighettata, tanto che il concierge di casa mia, quando sono uscita mi ha guardata come il concierge di Pretty Woman la sera della cena elegante.. della serie “ma questa andò scappa??” ..ci credo! mi vede sempre vestita da tata.. ma questa volta mi ritrovo in un posto tutt’altro che figo.. una bettola!!.. non sto scherzando.. uno di quei posti che un turista non scoprirà mai, ma che grazie a Dio Google map segnava, altrimenti non ci sarei mai arrivata. Pepè, il proprietario, un signore panciuto sulla sessantina, sembrava avesse avuto un’apparizione, poco dopo infatti disse “tu eres un ángel sin alas” .. eh la Madonna.. ha voluto fare anche una foto da far vedere al padre per dimostrargli che non fosse gay 😛 (???) e mi ha subito servito un bicchiere di vino blanco. Ammetto che, lì per lì, sono rimasta un po’ spiazzata dalla scelta del posto, ma non l’ho dato a vedere; una volta che c’eravamo tutti, abbiamo dato inizio alle danze.. e da lì ho avuto modo di ricredermi, ho mangiato in abbondanza la migliore cucina spagnola, non fatta di paella, ma bensì fatta di clochinas (cozze), pollo a la parrilla, bravas calientes (patate), morro (guance di maiale), tortilla, huevos a lo pobre (frittata), e bevuto vino tinto e Orujo, un liquor de hierba originario della Galizia, il colpo di grazia finale.. la ciliegina sulla torta che non c’era.. il tutto a soli 9 euro a testa !! Il clima si stava scaldando, già perché non fosse caldo abbastanza.. il gruppo era goliardico e variopinto.. ognuno diverso.. quella sera c’era anche Australia, ovvero Nicolas, come se il destino avesse voluto che per questo mio compleanno già abbastanza fuori dagli schemi e dai luoghi comuni (nel vero senso della parola) fosse presente in qualche modo la mia precedente avventura ad OzWorld. Pietanza dopo pietanza realizzavo che stava venendo fuori proprio un bel “cumpleaño”.. ma per essere tale al 100%, ci voleva un regalo.. e il buon vecchio Pepè, non ha tardato a donarmi una stecca di cioccolata.. che caro.. ho proprio apprezzato il gesto e questa cena veramente tipica nella “bettola” con gente fino a ieri l’altro sconosciuta proveniente da tutto il mondo; da li siamo andati in un altro locale ad aspettare la mezzanotte.. e ho ricevuto auguri originali e autentici in tutte le lingue proprio come desideravo! Ci tenevo davvero tanto a partire prima del mio compleanno per questa ragione.. per avere una “festa” come quella !! che è stato il vero regalo dei 27 anni !
..è bastato un giovedì sera carico di timidezza per ribaltare le carte in tavole alla mia settimana tranquilla e solitaria valenciana..la vita ti travolge(a volte stravolge) coi suoi eventi!

Approposito.. are you going to Zimbabwe ???

hasta la vista !!